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Dopo quattro mesi di calo, la produzione industriale ha un sussulto e fa registrare un dato positivo a gennaio: +1,7% rispetto a dicembre 2018. È quanto emerge dai dati Istat, ma è un indice che, seppure positivo, consente solo parzialmente di tirare il fiato: la variazione su base trimestrale rimane infatti ampiamente negativa, con un calo dell’1,8% a novembre 2018-gennaio 2019 rispetto a agosto 2018-ottobre 2018. Si tratta del calo trimestrale peggiore degli ultimi 6 anni.

Tornando al dato di gennaio, senz’altro positivo, va rilevato come il miglioramento sia avvenuto in gran parte grazie al contributo positivo del settore energetico.
Tra i settori di attività economica che registrano le variazioni tendenziali positive i più rilevanti (come mostrano gli indici corretti per gli effetti di calendario) sono, oltre alla fornitura di energia elettrica (+14,8%), la fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, (+4,4%) e la fabbricazione di apparecchiature elettriche (+2,2%). I cali maggiori si registrano nella farmaceutica (-10,5%), nella metallurgia (-8,8%) e nelle attività estrattive (-4,6%). Continua invece il calo nel settore auto e dei mezzi di trasporto, con un -2,9% a gennaio.

Sono dati che, pur non cancellando le preoccupazioni degli industriali, inducono a un cauto ottimismo, se non altro perché sembrerebbero rendere meno probabile l’entrata in una fase di recessione.

(Fonte: Il Sole 24 ore)

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