Si è svolto recentemente al Ministero dello Sviluppo Economico il tavolo su Transizione 4.0, a cui hanno preso parte le associazioni che rappresentano il tessuto imprenditoriale del Paese.
È stato avviato un confronto sui risultati raggiunti in questi anni dalle misure del Piano Impresa 4.0, al fine di migliorare gli strumenti già esistenti e individuarne di nuovi.
Il Ministro ha in primo luogo illustrato i dati relativi al 2017 delle principali misure agevolative (iper e super-ammortamento, credito d’imposta per le spese in ricerca e sviluppo): il Piano Impresa 4.0 nel suo complesso ha premiato maggiormente le medie e grandi imprese rispetto alle imprese di minore dimensione. Inoltre, dopo un 2017 record negli ordinativi interni di macchine utensili, si è registrato a partire dal 2018 un progressivo calo degli ordini che si è accentuato nei primi nove mesi del 2019.
Il Governo ha stanziato complessivamente risorse pari a circa 7 miliardi di euro per la proroga al 2020 delle misure fiscali del Piano e per l’introduzione, per gli anni 2020-2022, del credito d’imposta sull’economia circolare.
L’obiettivo è adesso quello di procedere ad una programmazione pluriennale, potenzialmente in grado di ampliare fino al 40% la platea delle imprese beneficiarie, incrementando il numero delle PMI e procedendo alla razionalizzazione e alla semplificazione dell’utilizzo degli strumenti da parte delle imprese. Inoltre, si punta a valorizzare gli investimenti nei settori dell’innovazione e del design, capisaldi del Made in Italy.
(Fonte: Ministero dello Sviluppo Economico)