119.937 denunce di infortunio presentate all’Inail nel 2018: la Lombardia fa registrare un aumento dell’1,8% rispetto all’anno precedente.
Lo ha reso noto la Cisl regionale, che ha sottolineato come gli incidenti mortali siano cresciuti del 17,2% (da 139 a 163 casi).
Dati allarmanti, che obbligano ad una riflessione seria, e che hanno indotto il segretario regionale Cisl con delega alla salute e alla sicurezza, Pierluigi Rancati, a parlare di un preoccupante abbassamento della guardia in materia di prevenzione e di un’insufficiente attività ispettiva da parte delle istituzioni preposte.
Secondo i dati in suo possesso, negli ultimi dieci anni i controlli hanno interessato solo il 5% delle 480mila imprese lombarde: si impone un cambio di rotta, se si vuole invertire la tendenza.
Venendo all’analisi dei dati nel dettaglio, emerge come ben 21.431 infortuni (il 18% circa) siano avvenuti in itinere, e come i settori più “colpiti” siano stati il commercio e riparazione di autoveicoli e motocicli (7.194 incidenti), il trasporto e magazzinaggio (6.003), il settore delle costruzioni (5.226), la fabbricazione di prodotti in metallo (4.734). Un lieve calo fa invece registrare l’agricoltura (2.830 denunce contro le 2.918 del precedente anno).
A livello territoriale, Milano si conferma la provincia col maggior numero di infortuni (40.457), seguita da Brescia (16.594 contro 15.739). Spetta invece a Mantova il triste primato degli incidenti mortali: 21 denunce, contro le 8 del 2017.
(Fonte: Giornale di Brescia)