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L’accesso al mercato dei capitali attraverso strumenti di debito. Dai contenuti della legge finanziaria 2019 emerge una nuova opportunità per le piccole e medie imprese italiane, che fa proprio leva su questi strumenti. In particolare le nuove disposizioni estendono il crowdfunding alle obbligazioni e ad altri strumenti di debito, ma soltanto per investitori professionali.

Il crowdfunding, lo ricordiamo, altro non è che la raccolta di capitali via web attraverso apposite piattaforme, istituite per facilitare l’incontro fra la domanda e l’offerta. Per le emissioni delle azioni questo strumento era già possibile anche prima della nuova finanziaria.

Ora all’orizzonte c’è l’emanazione da parte della Consob di un apposito regolamento destinato a chiarire i dubbi in merito a questa nuova modalità, che si inserisce nel mercato in un momento tutt’altro che facile. Il primo di questi dubbi sarà la possibile sovrapposizione con i mini bond.

Una tematica che, anche per sua natura, oltrepassa il confine italiano: la commissione UE ha allo studio una nuova disciplina che si aggiungerà a quella nazionale e che sarà alternativa ad essa.

Il tutto per andare a favorire la diffusione di un mercato che oggi è ancora poco significativo per il nostro Paese: in un anno e mezzo (il 2017 aggiunto al primo semestre 2018) con il crowdfunding sono stati raccolti “soltanto” 83 milioni di euro, mentre negli stessi 18 mesi sono stati emessi 1.8 miliardi di euro in mini bond.

(Fonte: Sole 24 Ore)

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