Durante la seconda giornata del Festival del Lavoro a Bologna, si è posta grande attenzione sul tema della sicurezza sul lavoro. Nonostante le denunce di infortuni mortali presentate all’Inail nei primi cinque mesi dell’anno siano rimaste stabili rispetto allo stesso periodo del 2022 (358 rispetto a 364), il governo è in massima allerta.
Il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, ha ribadito l’impegno del governo nell’aumentare la sicurezza sul lavoro, sottolineando il decreto contro il caporalato come uno dei primi provvedimenti dell’esecutivo. Lollobrigida ha sottolineato l’importanza di applicare regole rigide all’ambito agricolo, eliminando finanziamenti per coloro che sfruttano i lavoratori. Al contempo, ha evidenziato la necessità di adottare modelli contrattuali più flessibili per rispondere alle esigenze delle imprese. Lollobrigida ha anche sottolineato come l’innovazione tecnologica possa contribuire a ridurre i rischi per i lavoratori, definendola una leva strategica per una moderna e sostenibile agricoltura italiana.
Anche il viceministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Teresa Bellucci, ha sottolineato l’impegno del governo per la sicurezza sul lavoro. Ha evidenziato che il decreto Lavoro, recentemente convertito in legge, include un apposito capitolo dedicato alla sicurezza. Oltre all’applicazione rigorosa dei protocolli, la strategia del governo si focalizza sulla formazione, che deve essere garantita adeguatamente anche ai datori di lavoro. Bellucci ha anche ricordato che nel primo semestre dell’anno sono stati effettuati controlli con un aumento del 26%, e che da luglio entreranno in servizio 983 ispettori tecnici per ulteriori ispezioni.
Durante il Festival è emerso l’importante intreccio tra prevenzione degli infortuni e formazione adeguata. Egidio Sangue, vicepresidente di Fonditalia, ha evidenziato come i fondi interprofessionali finanzino il 30% dei percorsi formativi in materia di salute e sicurezza, fornendo un supporto finanziario e certificazioni sull’adeguatezza dei percorsi.
Il ministro della Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, ha sottolineato l’importanza di attrarre i giovani offrendo percorsi formativi e riconoscendo il merito, anziché basarsi solo sulla stabilità del posto di lavoro. Zangrillo ha sottolineato la necessità di una Pa più moderna e innovativa, considerando che tra il 2010 e il 2020 sono stati persi 310.000 dipendenti pubblici a causa del blocco del turnover. L’obiettivo per quest’anno è di effettuare 173.000 nuove assunzioni per recuperare attrattività verso le nuove generazioni.
Durante il Festival è stato presentato il Protocollo quadro operativo “Riscopriamo talenti“, firmato dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del Lavoro, dall’Inps e dalla Caritas italiana. Il protocollo si propone di favorire l’inserimento lavorativo di soggetti deboli, offrendo supporto informativo, formazione e consulenza previdenziale alle imprese che assumono tali persone.
Inoltre, è stata presentata un’interessante proposta da Cifa Italia e Fonarcom riguardo alla formazione dei lavoratori provenienti da Paesi extracomunitari per soddisfare le esigenze di manodopera delle imprese italiane. L’idea prevede la creazione di una rete internazionale di servizi pubblico-privati per garantire una formazione rapida e adeguata della manodopera necessaria. La figura del consulente del lavoro svolge un ruolo fondamentale all’interno di questa rete, identificando i fabbisogni formativi e accompagnando i lavoratori nelle aziende. Si prevede di avviare una fase di sperimentazione con il Marocco.
Il Festival del Lavoro ha fornito importanti spunti e approfondimenti sulla sicurezza sul lavoro, la formazione e l’inserimento lavorativo, evidenziando l’impegno del governo nel promuovere un ambiente di lavoro sempre più sicuro e favorevole alla crescita professionale dei lavoratori.