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DPCM 11 gennaio 2024 – Gazzetta Ufficiale 21 febbraio 2024

Si informa che con D.P.C.M. 11/01/2024 è stato adottato il Piano nazionale d’azione per il radon 2023-2032pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 21/02/2024.

Il Piano costituisce attuazione dell’articolo 10 del D. Lgs. 101/2020 (1), e contiene gli obiettivi per affrontare i rischi a lungo termine dell’esposizione al radon nei luoghi di lavoro e nelle abitazioni.

Nella Premessa del Piano si rammenta che “Il radon è stato classificato dall’OMS nel Gruppo 1 delle sostanze cancerogene per le quali vi è la massima evidenza di cancerogenicità“. Ancora si ricorda che “il decreto 101/2020 definisce il livello di riferimento come quel valore di dose efficace o di dose equivalente o di concentrazione di attività al di sopra del quale non è appropriato consentire le esposizioni, e stabilisce i valori di riferimento di concentrazione media di attività di radon in aria sia per i luoghi di lavoro sia per le abitazioni (…). Inoltre, secondo il principio di ottimizzazione, si deve cercare di mantenere l’esposizione al livello più basso ragionevolmente realizzabile, anche al di sotto del livello di riferimento, tenendo conto di tutte le circostanze del caso, delle conoscenze tecniche e dei fattori economici e sociali“.

Le azioni indicate dal Piano mirano a ridurre il numero dei casi di tumore polmonare causati dall’esposizione al radon e ai suoi prodotti di decadimento. Per raggiungere quest’obiettivo, il Piano declina una molteplicità di Azioni (ricondotte in 3 assi) e di Attività previste in ciascuna delle Azioni citate. Tra le azioni/attività v’è anche l’obbligo di individuare i luoghi di lavoro e abitazioni con elevata concentrazione di radon e adottare misure per prevenire e ridurre la concentrazione di radon indoor.

Il Piano interviene anche sulle modalità per l’individuazione delle aree c.d. prioritarie di cui all’art. 11 del D. Lgs. 101/2020. Si rammenta, al proposito, che la Regione Lombardia già lo scorso anno ha individuato ai sensi dell’art. 11 co. 3 le prime aree prioritarie (aree nelle quali la stima della percentuale di edifici che supera il livello di 300 Bq/metro cubo è pari o superiore al 15 per cento), provvedendo a pubblicare l’elenco lo scorso settembre sulla Gazzetta Ufficiale. Si rammenta che l’elenco contiene ben 19 Comuni della nostra provincia, nell’ambito dei quali entro determinate tempistiche l’esercente deve provvedere, nei luoghi di lavoro situati in locali semi-interrati o situati al piano terra, ad effettuare la misurazione della concentrazione media annua di attività di Radon in aria.

Riservandosi ulteriori approfondimenti sui contenuti del Piano, si evidenzia che con riguardo alla tematica del radon e degli obblighi per le imprese, il 27 febbraio p.v. si terrà in Confindustria Brescia (esclusivamente in presenza) un incontro che vedrà come relatori esponenti di ATS, ITL, e ARPA Lombardia. 

Fonte: Confindustria Brescia

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