Inducono all’ottimismo i dati rilevati da ISTAT e INPS e rielaborati dall’Ufficio Studi e Ricerche di AIB: Brescia e provincia hanno fatto registrare, nel 2018, un aumento dell’occupazione dell’1,2% rispetto all’anno precedente, consentendo alla nostra provincia di superare i livelli pre-crisi (555 mila occupati nel 2018 contro i 530 mila del 2008).
Segno, secondo AIB, che Brescia ha saputo reagire alla crisi e riorganizzarsi, confermandosi come uno dei territori più avanzati a livello europeo.
Da un’analisi dei dati nel dettaglio, emerge come al calo dell’occupazione femminile (-1,4%) abbia fatto da contraltare l’aumento dell’occupazione maschile (+3,0%), e come a fronte dell’aumento dei dipendenti (+2,8%) siano diminuiti gli indipendenti (-4,7%).
Il tasso di occupazione (15-64 anni) è cresciuto al 67,0%, rispetto al 66,1% del 2017; risulta in linea con la media lombarda (67,7%) e al di sopra di quella nazionale (58,5%).
Sul “fronte opposto”, il tasso di disoccupazione diminuisce in confronto al 2017 attestandosi al 5,2%, dato ancora superiore, tuttavia, al pre-crisi (3,2% nel biennio 2007-2008), ma comunque inferiore alla media lombarda (6,0%) e a quella nazionale (10,6%).
Incoraggiante il dato relativo alla disoccupazione giovanile: Il tasso di disoccupazione 15-24 anni è pari al 16,3%, in netta diminuzione rispetto al 2015 (35,9%) e al di sotto della media lombarda (20,8%) e nazionale (32,2%).
Sul versante dei contratti, infine, fa registrare un netto aumento l’apprendistato (+17,2%); crescono, seppure in misura minore, il tempo determinato (+4,7%) e il tempo indeterminato (+6,0%).
(Fonte: AIB)