Agevolazioni SIMEST per l’internazionalizzazione: confermata la quota di contributo a fondo perduto

Eliminata la parte di cofinanziamento a fondo perduto dalla misura patrimonializzazione, confermata per tutte le altre misure, introdotto l’obbligo di avvalersi di un conto corrente dedicato per tutti i movimenti in entrata e uscita attinenti il finanziamento: queste le principali novità che il Decreto Sostegni-bis, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 25 maggio appena trascorso, ha introdotto per quanto riguarda le misure promosse dalla società che fa capo al Gruppo Cassa Depositi e Prestiti.

Siamo abbastanza lontani, è vero, dall’intensità di contributo a fondo perduto prevista per lo sportello 2020, che poteva arrivare fino al 50% del finanziamento complessivamente concesso. Ma le agevolazioni rimangono comunque molto interessanti per le società esportatrici: i finanziamenti possono essere restituiti a un tasso minimo pari al 10% del tasso di riferimento UE, ed è prevista la possibilità, fino al 30/06/2021, di richiedere l’esenzione dalle garanzie sui finanziamenti medesimi.

Le misure, lo ricordiamo, finanziano, oltre alla patrimonializzazione delle imprese esportatrici, la realizzazione di studi di fattibilità preliminari, l’inserimento in mercati esteri attraverso l’apertura di strutture “fisiche” stabili, l’e-commerce, l’assistenza tecnica (continuativa o inclusa in un contratto di fornitura, sotto forma di assistenza post-vendita), la partecipazione a fiere e missioni commerciali, l’inserimento in azienda di temporary export manager, e possono riguardare investimenti effettuati sia in Paesi UE sia in Paesi extraeuropei.

Il nuovo sportello per la presentazione delle domande apre il 3 giugno e rimarrà operativo fino a esaurimento dei fondi disponibili.

(Fonte: Ufficio Studi SAEF)

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