A partire dal 6 agosto 2020 i Finanziamenti per l’internazionalizzazione che SIMEST eroga su risorse pubbliche gestite per conto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, sono stati potenziati, ampliati ed estesi a tutti i Paesi, anche all’interno dell’Unione Europea.
Altre importanti novità sono state introdotte a partire da settembre, vediamo le principali:
- per le domande presentate dal 17 settembre e accolte entro il 31 dicembre 2020 è possibile beneficiare di una quota di finanziamento a fondo perduto maggiore di quella “ordinaria” del 40% (ovvero 50%, per un massimo di 800.000 euro di aiuti pubblici);
- per le domande presentate entro il 31 dicembre 2020 è possibile richiedere l’esenzione dalle garanzie a copertura dei finanziamenti;
- confermato il tasso agevolato sui finanziamenti, pari al 10% del tasso di riferimento UE (tasso di settembre 2020: 0,089%).
Ecco una sintesi delle sette misure a sostegno dell’internazionalizzazione (si vedano i link che rimandano alle singole schede per maggior dettagli):
- PATRIMONIALIZZAZIONE: per le piccole e medie imprese e le mid-cap costituite in forma di società di capitali, con un fatturato estero pari almeno al 20% del fatturato totale degli ultimi due anni o al 35% dell’anno precedente a quello di presentazione della domanda, sono previsti finanziamenti agevolati fino a 800.000 euro a fronte del raggiungimento o superamento di un determinato livello soglia calcolato come rapporto tra patrimonio netto ed attività immobilizzate nette.
- FIERE E MISSIONI COMMERCIALI: alle PMI, alle mid-cap e alle grandi imprese è invece rivolta la seconda agevolazione, la quale finanzia, fino al 100% delle spese e con un massimo di 150.000 euro, le spese legate alla partecipazione a fiere e missioni commerciali all’estero.
- FATTIBILITA’: altro tema strategico per le imprese che esportano è rappresentato dagli studi di fattibilità: siamo quindi in una fase preliminare rispetto alla penetrazione commerciale in un nuovo mercato.
In questo caso il finanziamento può arrivare fino a 350.000 euro e tra le spese ammissibili troviamo il personale, i viaggi e i soggiorni per la redazione di studi di fattibilità collegati a investimenti produttivi o commerciali in Paesi esteri. - INSERIMENTO: abbiamo poi la misura che si propone di sostenere programmi di inserimento in mercati esteri: in questo caso le spese ammissibili sono quelle relative alla realizzazione di un ufficio, show room, negozio o corner, centro di assistenza post-vendita o magazzino in un Paese estero, oltre alle spese per certificazioni internazionali di prodotto e per attività promozionali. In questo caso il finanziamento può arrivare fino a ben 4 milioni di euro.
- ASSISTENZA TECNICA: un’altra esigenza che possono avere le imprese che internazionalizzano è rappresentata dall’assistenza tecnica all’estero, con particolare riferimento alla formazione del personale delocalizzato. In particolare, sono finanziabili fino a un massimo di 300.000 euro le spese sostenute per personale, viaggi, soggiorni e consulenze, e relative all’avviamento di un programma di formazione degli operativi all’estero.
- E-COMMERCE e spese connesse: in questo caso le società di capitali con almeno due bilanci depositati possono beneficiare di un finanziamento fino a 450.000 euro per spese legate alla realizzazione di una propria piattaforma di vendita online o all’utilizzo di un marketplace fornito da soggetti terzi.
- TEM: infine, finanziamenti compresi tra 25.000 e 150.000 euro possono essere concessi a società di capitali che sostengano spese per l’inserimento temporaneo in azienda di figure professionali specializzate (i Temporary Export Manager), attraverso la sottoscrizione di un apposito contratto di prestazioni consulenziali.
Ulteriori spese ammesse sono rappresentate dall’integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali, dalla realizzazione o ammodernamento dei modelli organizzativi e gestionali, dall’ideazione per l’innovazione di prodotto e/o di servizio.
(Fonte: Simest – SAEF Ufficio Studi)