Medicina del lavoro – Medico competente e Sorveglianza sanitaria

D.Lgs. 81/08 Titolo I – Principi Comuni sezione II Art. 41 e s.m.i.

La sorveglianza sanitaria obbligatoria viene effettuata dal Medico Competente e si inserisce come strumento di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro, in ottemperanza a quanto stabilito dal D.Lgs. 81/08.

L’obiettivo è quello di avere un monitoraggio costante dell’idoneità psicofisica di ciascun lavoratore, in relazione ai fattori di rischio professionali e alle modalità di svolgimento dell’attività lavorativa. Come prescritto dalla legge, la sorveglianza sanitaria è resa obbligatoria per alcune tipologie di lavoro, che necessitano di particolari attenzioni a seconda della gravità di rischio e di possibili danni alla salute. Ecco cosa devi sapere.

Cos’è la sorveglianza sanitaria obbligatoria

La sorveglianza sanitaria obbligatoria ha l’obiettivo di valutare le condizioni psicofisiche del singolo lavoratore e di monitorarne l’andamento nel tempo per determinare l’impatto di eventuali rischi presenti sul lavoro. Per fare ciò, il Datore di lavoro ha l’obbligo di nominare il Medico Competente, un esperto in medicina del lavoro con specifiche competenze, che si occupa di valutare e prescrivere al lavoratore un insieme di indagini ed esami clinici per accertare il suo stato di salute. Innanzitutto, il medico si basa sui risultati del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) nel quale viene coinvolto per la redazione e su sopralluoghi nell’ambiente di lavoro per individuare:

  • tipologia di mansione;
  • attività lavorative incluse nella mansione:
  • rischi specifici per la salute relativi alla mansione

Sulla base di quanto sopra elabora il protocollo sanitario indicando gli esami clinici e/o strumentali più idonei cui sottoporre il lavoratore.

Sorveglianza sanitaria obbligatoria: compiti del medico competente

compiti del medico competente includono una parte di visite e colloqui col lavoratore e una successiva compilazione della cartella clinica dedicata alla raccolta di tutti i dati da trasmettere annualmente all’INAIL.

Il piano di sorveglianza sanitaria comprende l’insieme delle visite mediche prescritte, in genere, annualmente, per accertare o garantire l’idoneità alla mansione.

Una volta espletati gli accertamenti, per ogni lavoratore viene organizzata una cartella sanitaria e di rischio, che dovrà essere regolarmente aggiornata, con i seguenti dati:

  • condizioni psicofisiche del lavoratore;
  • risultati di accertamenti strumentali, di laboratorio e specialistici eseguiti dal lavoratore;
  • eventuali livelli di esposizione professionale individuali forniti dal Servizio di prevenzione e protezione;
  • giudizio di idoneità o meno alla mansione specifica.

Quando è obbligatoria la sorveglianza sanitaria

La sorveglianza sanitaria è obbligatoria, secondo quanto stabilito dal Testo unico sulla salute e sicurezza sicurezza sul lavoro (D.Lgs. 81/08), nei seguenti casi:

  • rischio chimico;
  • rischio rumore e vibrazioni;
  • movimentazione manuale dei carichi;
  • agenti fisici pericolosi in genere (amianto, piombo, radiazioni);
  • videoterminalisti che trascorrono più di 20 ore settimanali al computer;
  • lavoro notturno;
  • lavoro in alta quota;
  • lavoro in ambienti confinati;
  • lavoro su impianti ad alta tensione;
  • rischio agenti cancerogeni e mutageni;
  • rischio agenti biologici.

Per il mancato rispetto degli obblighi di sorveglianza sanitaria sono previste pesanti sanzioni che, a seconda dei casi, possono prevedere multe da 1.000,00 a 5.000,00 euro e arresto da due a quattro mesi.

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