Con la chiusura dell’attuale ciclo di programmazione comunitaria (2014-20), molti programmi si apprestano a lanciare gli ultimi bandi per impegnare le risorse ancora a disposizione. Nell’arco di circa un anno, infatti, dovranno essere assegnate tutte le risorse stanziate per questa programmazione, attraverso il finanziamento di progettualità in linea con le priorità di ciascun programma.
È opportuno conoscere le modalità attraverso cui i diversi programmi gestiscono il lancio dei bandi; queste si differenziano a seconda della tipologia di fondo e delle sue regole di attuazione. In particolare, i fondi a gestione diretta (o programmi tematici) sono volti ad attuare le politiche settoriali pluriennali della Ue e sono gestiti dalle diverse direzioni generali della Commissione europea o dalle sue agenzie, attraverso la pubblicazione di bandi a scadenza regolare. Diversamente, la gestione dei fondi indiretti (fondi strutturali e di investimento europei), attraverso cui si realizza la politica regionale della Ue, è delegata alle autorità pubbliche di ciascuno Stato membro.
Il decentramento gestionale che caratterizza i fondi a gestione indiretta influenza anche la calendarizzazione dei bandi, che non è scandita in maniera regolare lungo tutta la programmazione ma spesso si concentra verso l’ultima fase per fare fronte ai frequenti ritardi di attuazione. Da rilevare, infatti, che per quanto riguarda i programmi operativi nazionali e regionali per l’Italia la percentuale di risorse ad oggi impegnate è pari al 68% di quelle disponibili: ciò significa che più del 30% delle risorse, corrispondenti ad oltre 19 miliardi di euro, dovrà essere assegnato nei prossimi mesi attraverso i bandi in corso e quelli in via di apertura.
Relativamente ai fondi diretti, invece, in molti casi le pubblicazioni e scadenze dei prossimi bandi sono state già identificate e rese note (Horizon2020, Europa Creativa Erasmus+, Europa per i cittadini). Si tratta dunque di un’occasione da non perdere, soprattutto alla luce del fatto che le tempistiche della futura programmazione 2021-2027 non sono ancora attualmente note, poiché legate all’insediamento dei nuovi organi europei (Parlamento e Commissione) e all’approvazione del quadro finanziario pluriennale, attesa entro l’anno. Ancor più che in passato, tuttavia, la competizione potrebbe essere alta ed è fondamentale, quindi, prepararsi in tempo utile, avere a disposizione le conoscenze tecniche sulla progettazione europea o affidarsi a un professionista, l’europrogettista, in grado di supportare nella costruzione dell’idea progettuale, nell’identificazione del bando più adatto e nella scrittura e corretta presentazione del progetto.
(Fonte: Il Sole 24 Ore)