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Il Ministro dello Sviluppo economico ha partecipato all’evento di lancio dell’IPCEI sull’idrogeno, organizzato dalla Germania in videoconferenza, nel corso della quale è stato sottoscritto dai Ministri di 22 Stati membri dell’Unione europea, a cui si è aggiunta la Norvegia, il Manifesto per lo sviluppo di una catena del valore europea sulle Tecnologie e sistemi dell’idrogeno.

Oltre all’Italia hanno siglato il documento: Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Lussemburgo, Norvegia, Olanda, Polonia, Portogallo, Spagna, Repubblica ceca, Repubblica slovacca, Romania, Slovenia, Svezia, Ungheria.

Il Ministro dello Sviluppo economico ha sottolineato l’importanza della recente decisione del Consiglio Europeo in termini di decarbonizzazione, che ha fissato ad almeno il 55% l’obiettivo della riduzione delle emissioni comunitarie entro il 2030 per poi raggiungere il totale abbattimento nel 2050.

Obiettivo del manifesto è quello di garantire all’Unione europea la leadership nello sviluppo della tecnologia sull’idrogeno, favorendo al contempo sia la creazione di nuove opportunità occupazionali sia una riduzione delle emissioni in linea con gli obiettivi previsti dall’Accordo di Parigi e le politiche adottate dalla Commissione europea.

Con l’accordo i governi si impegnano a collaborare fra loro a progetti di larga scala attraverso IPCEI (Importanti progetti di comune interesse europeo) sull’idrogeno. Il primo di questi sarà incentrato su “Tecnologie e sistemi dell’idrogeno” e riguarderà tutta la catena del valore, dalla R&S all’implementazione delle installazioni.

Attraverso questo IPCEI si punterà a produrre idrogeno sostenibile, in particolare da fonti rinnovabili; produrre elettrolizzatori e mezzi pesanti di trasporto alimentati idrogeno, come navi, aerei, veicoli commerciali; sviluppare soluzioni per lo stoccaggio, la trasmissione e la distribuzione dell’idrogeno; implementare applicazioni industriali dell’idrogeno, per favorire la decarbonizzazione degli impianti industriali specie in quei settori di difficile elettrificazione.

(Fonte: Ministero dello sviluppo economico)

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