È quanto emerge da una recente indagine condotta dall’Osservatorio Managerial Learning, coordinato da ASFOR e CFMT.
Nel 2018 sono state dedicate alla formazione mediamente 6,4 giornate, il 20% in più rispetto all’anno precedente. E le previsioni inducono all’ottimismo: il tempo destinato al perfezionamento delle capacità individuali potrebbe superare il 62% entro il 2022.
I settori maggiormente interessati all’accrescimento delle competenze sono naturalmente quelli che più stanno mettendo in atto un’innovazione organizzativa e stanno implementando processi di digital transformation; ecco quindi che la richiesta di aggiornamento professionale riguarda in misura crescente i seguenti ambiti: strategia, change management, digital mindset, leadership e soft skills.
Sono sempre più frequenti, dunque, piani aziendali di sviluppo che contengono anche precise e dettagliate strategie di formazione; ma sono gli stessi manager, almeno i più “smart” tra di loro, ad attivarsi per cercare nuovi stimoli e nuovi percorsi di crescita, affiancando la formazione “tradizionale” a modalità quali il coaching, il mentoring, la formazione esperienziale e quella a distanza.
(Fonte: pmi.it)