Crescono le denunce per infortuni sul lavoro presentate all’INAIL. Dagli ultimi dati disponibili, pubblicati sul sito dell’Istituto, fra gennaio e aprile sono state 210.720, quindi il 2,4 per cento in più dello stesso periodo dell’anno precedente (1,7 per cento in più sul lavoro, ben 6.3 per cento in più in itinere).
E a preoccupare è anche la drammaticità dell’esito: mortale in 303 casi, con il settore agricolo a “trainare” questa macabra classifica. Anche in questo caso rispetto al 2018 i casi mortali sono in crescita del 5.9 per cento.
Ma a completare il quadro a tinte scure, c’è anche l’aumento del terzo paramento di valutazione del barometro della sicurezza sul lavoro in Italia: il valore delle malattie professionali. Anche in questo caso l’indicatore lievita di 164 casi (0.8 per cento in più rispetto allo stesso periodo del 2018). A spiccare sono le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, sempre più oggetto di riconoscimento di malattia professionale.
Un vero e proprio inizio d’anno drammatico sul fronte lavoro, pur ricordando che si tratta di “denunce” e che per trasformare le stesse in casi, sarà necessario attendere la conclusione dell’iter amministrativo.
(Fonte: Inail)