Le imprese, le istituzioni e le forze sociali sono sempre più chiamate a comprendere i fenomeni tecnologici in costante evoluzione non solo per il futuro, ma soprattutto per il presente. Mentre le imprese cercano naturalmente di innovare per ottenere vantaggi competitivi, le istituzioni e le forze sociali devono tenere il passo con la velocità della realtà per interpretarla e governarla adeguatamente. Questo quadro si focalizza su Industria 5.0, un nuovo paradigma produttivo che integra automazione avanzata, collaborazione uomo-macchina e sostenibilità, portando con sé sfide per la salute e la sicurezza, specialmente nell’uso di sistemi basati sull’intelligenza artificiale sul luogo di lavoro.
L’evoluzione tecnologica, accelerata negli ultimi anni, è stata evidente durante la pandemia, quando le imprese hanno adottato rapidamente strumenti digitali e pratiche di smart working per mantenere l’attività durante i lockdown. La necessità di adeguarsi a condizioni emergenziali ha accelerato il processo di digitalizzazione, creando nuove sfide e opportunità.
Industria 5.0 si configura come un nuovo passo oltre Industria 4.0. Questo paradigma mira a una simbiosi più stretta tra l’uomo e la macchina, proponendo un ambiente di lavoro innovativo fondato su una migliore integrazione tra le capacità umane e le tecnologie digitali. Questo sviluppo è stato anticipato nel 2016 con il lancio del Piano Nazionale Industria 4.0, che ha distribuito incentivi fiscali e investimenti alle imprese che hanno adottato tecnologie digitali. Sette anni dopo, l’attenzione si sposta verso Industria 5.0, evidenziando un nuovo approccio in cui l’uomo e la macchina collaborano in armonia.
Gli studiosi definiscono Industria 5.0 come l'”Età dell’Augmentazione“, in cui l’uomo e la macchina lavorano insieme in perfetta simbiosi. Questo nuovo paradigma si propone di migliorare la qualità della produzione, creando un ambiente di lavoro in cui le competenze umane e le tecnologie digitali si integrano in modo sinergico.
Il convegno “Nuovi modelli di organizzazione del lavoro, digitalizzazione, intelligenza artificiale e nuovi rischi” affronta questi temi, presentando l'”Annuario dell’ambiente, della salute e della sicurezza sul lavoro” dell’Osservatorio Permanente su Ambiente, Lavoro e Sicurezza. Il cambiamento verso l’impresa digitalizzata, con processi di robotizzazione e l’uso diffuso dell’intelligenza artificiale, offre nuove opportunità ma presenta anche nuovi rischi, sia in termini di sicurezza fisica che di impatti psicosociali.
L’Unione Europea, attraverso l’Agenzia Europea per la Salute e la Sicurezza sul Lavoro, sta conducendo progetti di ricerca per affrontare queste sfide emergenti. Sottolinea che l’uso di sistemi basati sull’intelligenza artificiale può portare a collisioni impreviste, dipendenza eccessiva e problemi psicosociali, richiedendo un’attenta gestione e prevenzione.
In conclusione, l’evoluzione tecnologica, rappresentata da Industria 5.0, richiede una comprensione approfondita e decisioni ponderate. Le politiche industriali, la competitività, la qualità del lavoro e la tutela della salute e della vita sono al centro di questa trasformazione rapida e complessa, richiedendo una risposta pronta ed efficace dalle imprese, dalle istituzioni e dalle forze sociali.
Fonte: IPSOA