La formazione sulla sicurezza sul lavoro è una componente essenziale di qualsiasi ambiente lavorativo, ma spesso ci si chiede se il suo scopo sia principalmente quello di garantire la conformità alle normative o se possa veramente incidere sull’efficacia dell’apprendimento e sulla cultura della sicurezza.
Con l’entrata in vigore della legge 215/2021, che ha convertito il Decreto-legge 146/2021, sono state apportate significative modifiche al D.Lgs. 81/2008. Una delle innovazioni più rilevanti è stata la previsione dell’accorpamento e della modifica degli accordi Stato-Regioni in materia di formazione dei lavoratori entro il 30 giugno 2022. Tuttavia, al 21 settembre 2023, questo accordo tanto atteso non è ancora stato raggiunto, lasciando la formazione sulla sicurezza ancora sottoposta a normative ritenute lacunose ed insufficienti.
Questo ritardo nella firma del nuovo accordo ha generato variazioni nell’applicazione delle norme a livello regionale, mettendo a repentaglio la sicurezza dei lavoratori. Benché sia fondamentale garantire la conformità legislativa, è altrettanto cruciale concentrarsi sull’efficacia della formazione e sulla riduzione dei rischi sul luogo di lavoro.
Il dibattito attorno alla formazione sulla sicurezza si è concentrato a lungo sulla conformità e sulla valutazione dell’apprendimento, ma è giunto il momento di spostare l’attenzione sull’efficacia reale della formazione. È importante andare oltre l’adempimento formale delle normative e cercare di comprendere come la formazione possa avere un impatto concreto sui comportamenti dei lavoratori.
Per ottenere risultati duraturi, la formazione sulla sicurezza deve essere coinvolgente ed esperienziale. Simulazioni, esercitazioni pratiche, realtà aumentata e virtuale possono aiutare i lavoratori a riconoscere e valutare i rischi in modo pratico. Inoltre, è fondamentale promuovere la collaborazione tra i partecipanti e il coinvolgimento attivo, incoraggiandoli a condividere esperienze e suggerimenti per migliorare la cultura della sicurezza.
Datori di lavoro e lavoratori devono comprendere che la formazione efficace è essenziale per la prevenzione degli infortuni e devono impegnarsi attivamente per implementare e mantenere le competenze apprese nel tempo.
La formazione sulla sicurezza non dovrebbe essere vista come un obbligo normativo, ma come un’opportunità di sviluppo professionale. Dovrebbe essere integrata nel modo di lavorare e considerata una parte fondamentale della crescita professionale dei lavoratori. Il management aziendale deve percepire la formazione come un investimento nella tutela e nella promozione dell’azienda, oltre che come un adempimento formale.
Speriamo che queste riflessioni possano influenzare la redazione conclusiva dell’accordo Stato-Regioni, al fine di promuovere una formazione sulla sicurezza sul lavoro efficace che possa contribuire in modo significativo alla cultura della sicurezza e alla riduzione degli infortuni.
Fonte: Punto Sicuro