Il testo è stato approvato dal Governo: ora se ne attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. In attesa di prendere visione del provvedimento definitivo, passiamo in rassegna i principali interventi e le principali misure previste per accelerare l’uscita dalla crisi sanitaria ed economica.
Contributi a fondo perduto. Previste sovvenzioni pari a una percentuale del calo di fatturato medio mensile registrato nel 2020 rispetto al 2019. Cinque fasce di ristoro basate sul fatturato 2019:
Viene eliminato il riferimento ai codici ATECO e innalzata a 10 milioni di euro la soglia massima di fatturato dei soggetti beneficiari, e viene introdotto un meccanismo di calcolo più equo e con coefficienti premianti per le piccole e medie imprese. Gli aiuti saranno compresi fra un minimo di 1.000 euro per le persone fisiche, 2.000 euro per le persone giuridiche e un massimo di 150.000 euro per beneficiario. Anche le start up potranno accedere ai ristori.
Altre politiche per le imprese e i lavoratori autonomi. Aumentato di 1,5 miliardi il Fondo per l’esonero dei contributi previdenziali dovuti dai lavoratori autonomi e dai professionisti che nel 2020 hanno subito un calo del reddito superiore al 33% rispetto al 2019.
Istituito un Fondo da 700 milioni per il sostegno alla filiera della montagna, con una quota destinata ai maestri di sci.
Previsti inoltre ulteriori interventi per i settori gravemente colpiti:
Sostegno al piano vaccinale e politiche per la salute. Previsti nuovi stanziamenti per il finanziamento del piano vaccinale e per il sistema sanitario.
Scuola, università e ricerca. Vengono stanziati 150 milioni di euro aggiuntivi per lo svolgimento di attività extra curriculari volte a favorire il recupero delle competenze di base e promuovere la socialità dei ragazzi; viene aumentato di 150 milioni il Fondo per il funzionamento delle scuole, per la sicurezza e per il potenziamento della didattica a distanza.
Protezione dei lavoratori. La cassa integrazione ordinaria senza contributi addizionali è prorogata fino al 30 giugno 2021.
La cassa integrazione in deroga e assegno ordinario legati all’emergenza Covid fino al 31 dicembre 2021.
Il blocco dei licenziamenti è prorogato fino al 30 giugno 2021 per i lavoratori delle aziende che dispongono di CIG ordinaria e CIG straordinaria (soprattutto industria e agricoltura); al 31 ottobre 2021 per i lavoratori delle aziende coperte da strumenti in deroga (soprattutto terziario).
È prevista un’indennità ai lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali e dello sport.
Sostegno agli enti locali. Incremento delle risorse per il ristoro delle minori entrate: 260 milioni per le Autonomie speciali e 1 miliardo per gli enti territoriali.
Misure fiscali. Cancellazione delle cartelle esattoriali fino a 5.000 euro del periodo 2000-2010 per i soggetti con reddito inferiore a 30.000 euro; proroga della sospensione delle attività di riscossione coattiva fino al 30 aprile.
(Fonte: Presidenza del Consiglio dei Ministri)
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