Dopo il richiamo alle definizioni di isolamento e quarantena, sono state ridefinite una serie di casistiche alla luce dell’evoluzione della situazione epidemiologica, delle nuove evidenze scientifiche, e delle indicazioni provenienti da organismi internazionali e dal Comitato Tecnico Scientifico.
Rinviando per ogni dettaglio alla lettura della Circolare, i casi presi in considerazione riguardano:
- i casi positivi asintomatici (isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa di positività + test molecolare negativo al termine);
- i casi positivi sintomatici (isolamento di almeno 10 giorni dalla comparsa dei sintomi, senza considerare anosmia e ageusia/disgeusia, + test molecolare negativo effettuato dopo almeno 3 giorni senza sintomi. Dunque, almeno 10 giorni di isolamento, di cui almeno 3 senza sintomi + test molecolare negativo);
- i casi positivi a lungo termine (persone che, pur non presentando più sintomi, continuano a risultare positive al test molecolare per SARS-CoV-2: in caso di assenza di sintomatologia – salvo anosmia e ageusia/disgeusia- da almeno una settimana, potranno interrompere l’isolamento dopo 21 giorni dalla comparsa dei sintomi, con possibile però rimodulazione del criterio da parte delle autorità sanitarie d’intesa con esperti in relazione allo stato immunitario delle persone interessate);
- i contatti stretti asintomatici (quarantena di 14 giorni dall’ultima esposizione, oppure quarantena di 10 giorni dall’ultima esposizione + test antigenico o molecolare negativo effettuato il decimo giorno).
Viene anche raccomandato, tra l’altro:
- l’esecuzione di test molecolare a fine quarantena per tutte le persone che vivono o entrano in contatto regolarmente con soggetti fragili e/o a rischio di complicanze;
- di non prevedere quarantena né esecuzione di test diagnostici nei contatti stretti di contatti stretti di un soggetto positivo, a meno che il contatto stretto del soggetto non risulti successivamente positivo ad eventuali test diagnostici o nel caso in cui in base al giudizio delle autorità sanitarie, si renda opportuno uno screening di comunità;
- di promuovere l’uso della App Immuni.
Si attendono, ora, le indicazioni di Regione Lombardia a recepimento di quanto indicato dal Ministero.
Si segnala anche il documento “Prevenzione e risposta a Covid-19: evoluzione della strategia e pianificazione nella fase di transizione per il periodo autunno-invernale” finalizzato a rafforzare la “preparedness” per fronteggiare in modo ottimale le nuove infezioni da SARS-CoV-2 nella stagione autunno-inverno 2020-2021 alla luce di tutti i possibili scenari epidemici che dovessero delinearsi. Il documento è a cura del Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità, Coordinamento Regioni-Province autonome ed altri.
(Fonte: AIB)