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In maggio la produzione industriale italiana è diminuita del 33,8% rispetto a un anno prima, dopo il meno 44,3% registrato in aprile. Lo rileva il Centro Studi Confindustria nella consueta Indagine rapida sulla produzione industriale.

Nella media degli ultimi tre mesi, ovvero da quando sono state introdotte le misure di contenimento del Covid-19, il livello dell’indice destagionalizzato della produzione è inferiore del 34,2% rispetto a febbraio. Come atteso, la riapertura delle attività manifatturiere che erano ancora sospese, si è tradotta in una lenta ripartenza dell’industria, ancora soffocata da una domanda – interna ed estera – estremamente debole. Nei mesi primaverili, PIL e produzione sono attesi diminuire in misura più forte rispetto a quanto osservato nel primo trimestre.

La variazione acquisita della produzione industriale nel secondo trimestre è di -27,7% sul primo, quando era diminuita dell’8,4% sul quarto 2019; se anche in giugno procedesse la lenta ripresa della domanda, nella media del secondo trimestre si avrebbe comunque una riduzione di oltre il 20% dell’attività, quasi tre volte la dinamica registrata a inizio anno. Questo calo comporterebbe un contributo negativo di circa 5 punti percentuali alla diminuzione del PIL nel secondo trimestre.

(Fonte: AIB)

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