Le aziende italiane hanno fiducia nei loro punti di forza a livello di competitività. È quanto emerso dall’edizione 2021 di “Italy goes global”, ricerca commissionata da Hsbc. La maggioranza (53,4%) delle oltre 800 imprese italiane di medie e grandi dimensioni intervistate si ritiene più competitiva rispetto alla media europea del settore di riferimento.
Lo studio ha rilevato che i principali vantaggi indicati dalle aziende stesse sono la qualità di prodotti e servizi (valore a 4,27), il customer service (4,12), la professionalità dei lavoratori (3,99, che sale a 4,21 nel settore delle costruzioni e metalmeccanico).
Tra le aziende che si considerano più competitive spiccano le imprese manifatturiere (60,7%), soprattutto quelle attive nel settore metalmeccanico (68,4%).
Hsbc ha dichiarato che manager e imprenditori ritengono che la qualità della forza lavoro nazionale sia il principale punto di forza dell’Italia rispetto agli altri Stati europei, con un saldo del +55,3% tra chi vede l’Italia il Paese più forte e chi la vede il più debole. Altri punti di forza dell’Italia sono la presenza di fornitori locali (+13,9%), il sistema di istruzione, sia a livello universitario (+5,2) sia a livello tecnico e professionale (+2,4).
Infine, le imprese intervistate hanno mostrato una forte propensione per l’eventuale sostegno da parte dell’Ue agli sforzi delle imprese in materia di sostenibilità (voto medio 4,09, su una scala da 1 a 5), a quelli legati alla promozione dell’innovazione relativa alla sostenibilità (veicoli dal basso impatto ambientale, gestione dei rifiuti, smart city, ecc.).
(Fonte: Milano Finanza)