In data 18 luglio 2022 il Consiglio UE ha approvato in via definitiva il Digital Markets Act (DMA) sulle nuove norme per un settore digitale equo e competitivo grazie alle leggi sui mercati digitali.
Il Digital Markets Act, che avrà importanti impatti anche sui trattamenti di dati personali, ha l’obiettivo di assicurare condizioni di parità in campo digitale per stabilire diritti e norme chiari per le grandi piattaforme online come Facebook, Amazon, Google, etc. e garantisce che nessuna di esse abusi della propria posizione.
La regolamentazione del mercato digitale a livello dell’UE creerà un ambiente digitale equo e competitivo, consentendo a imprese e consumatori di beneficiare delle opportunità digitali.
Il DMA definisce nuove norme per le grandi piattaforme online (“gatekeeper”) che ora dovranno:
Inoltre le grandi piattaforme non potranno più:
A proposito dei principali impatti sui trattamenti di dati personali, che riguarderanno tra l’altro i minori, la reidentificazione degli utenti, la condivisione e il riutilizzo dei dati, è rilevante che le grandi piattaforme:
Se una grande piattaforma online è identificata come “gatekeeper”, (sono considerate tali le imprese da 7,5 miliardi di fatturato annuo, con 45 milioni di utenti mensili e una posizione di mercato stabile e duratura) dovrà conformarsi al Digital Markets Act digitali entro sei mesi.
Se un gatekeeper viola le norme stabilite dalla legge sui mercati digitali, rischia una sanzione fino al 10% del suo fatturato totale a livello mondiale. In caso di recidiva, potrà essere irrogata un’ammenda fino al 20% del fatturato mondiale.
In caso di inosservanza sistematica della legge sui mercati digitali da parte di un gatekeeper, ossia se questo viola le norme almeno tre volte nell’arco di otto anni, la Commissione europea può avviare un’indagine di mercato e se necessario, imporre rimedi comportamentali o strutturali.
In seguito all’approvazione della posizione del Parlamento europeo da parte del Consiglio UE, l’atto legislativo è adesso adottato definitivamente. Dopo la firma da parte della presidente del Parlamento europeo e del presidente del Consiglio, l’atto sarà pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea ed entrerà in vigore sei mesi dopo.
Fonte: Federprivacy