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Nelle scorse settimane il MiTE ha posto in consultazione lo schema di D.M. relativo agli adempimenti ambientali sul sistema di tracciabilità dei rifiuti ex articolo 188-bis del D. lgs 152/2006.

Confindustria , insieme alle altre maggiori Associazioni datoriali, dopo un attento studio ha inviato al MITE un manifesto che sintetizza alcune criticità emerse dal R.E.N.T.RI (Registro elettronico nazionale sulla tracciabilità dei rifiuti ex SISTRI): in particolare si evidenzia una carenza delle necessarie verifiche, all’interno della sperimentazione in atto, su alcune fasi gestionali e si sottolinea il mancato raggiungimento degli auspicati principi di semplicità e immediatezza essenziali per chi si propone di promuovere la digitalizzazione dell’impresa.

Le Associazioni propongono di non interrompere il virtuoso percorso iniziato con la sperimentazione ma con l’esclusione delle parti non sufficientemente testate quali:

  • l’invio dei dati del formulario prima dell’avvio della movimentazione;
  • la conservazione dei percorsi dei mezzi registrati con sistemi di geolocalizzazione per 3 anni;
  • i nuovi format di registri e formulari che, rappresentando una innovazione significativa che dovrà essere gestita dalle imprese, necessiteranno di tempi di entrata in vigore distinti da quelli del R.E.N.T.RI

Fonte: Confindustria Brescia

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