L’Anpal è intervenuta, nella circolare n. 4 del 28 dicembre 2020, per fornire alcune indicazioni operative riguardo la Formazione a Distanza dei lavoratori subordinati, che può essere realizzata con diverse modalità, a seconda che vi sia o meno separazione temporale, oltre che spaziale, tra il momento dell’insegnamento e quello dell’apprendimento: la formazione sincrona e la formazione asincrona.
La FAD sincrona consiste nell’apprendimento di un gruppo di partecipanti, guidato da un formatore/docente, che avviene nello stesso luogo e al medesimo momento (formazione on-line o a distanza) con un programma di lezioni stabilito e tempi di accesso richiesti; i discenti e i docenti interagiscono in un luogo virtuale specifico e in un determinato momento (webinar e aule virtuali, videoconferenze, teleconferenze, chat dal vivo e lezioni in streaming dal vivo che devono essere visualizzate in tempo reale).
La FAD asincrona consiste nello studio totalmente autonomo del materiale e-learning: videolezioni, podcast, testi, simulazioni. L’apprendimento avviene principalmente secondo la pianificazione del discente. I metodi più comuni di apprendimento on-line asincrono possono includere moduli di lezione autoguidati, contenuti video preregistrati, biblioteche virtuali, appunti di lezione e forum di discussione on-line o piattaforme di social media.
Il Fondo è tenuto a verificare che la formazione sia erogata attraverso piattaforme telematiche in grado di garantire il rilevamento delle presenze e fornire specifici output (report) che possano tracciare in maniera univoca la presenza dei discenti e dei docenti.
In particolare, l’attivazione di percorsi in modalità di Formazione A Distanza deve essere autorizzata dal Fondo e subordinata all’acquisizione di informazioni dettagliate almeno su:
Il Fondo deve inoltre ricevere dal soggetto attuatore, prima dell’avvio dell’attività formativa, la comunicazione delle lezioni che si svolgeranno in modalità FAD, cui siano allegati:
La piattaforma tecnologica individuata deve garantire, quindi, oltre all’autenticazione e al tracciamento della presenza di docenti e discenti, anche la conseguente generazione di specifici report – esportabili dalle piattaforme utilizzate – contenenti almeno: il titolo dell’azione con relativo ID, la data e l’orario della sessione formativa, il nome e il cognome del docente, il nome e il cognome di ciascun discente, l’orario di accesso e di uscita dalla connessione alla sessione formativa. I dati contenuti nel report d’aula virtuale devono corrispondere alle informazioni inserite nel registro.
(Fonte: IPSOA)