Il Pil, l’export, l’indice dei responsabili acquisti, i consumi energetici. Ma non solo: c’è un altro indicatore, molto meno noto, in grado di fornire un orientamento sullo stato dell’attività produttiva italiana ed è il ricorso ai finanziamenti agevolati della “Nuova Sabatini” che dal 2014 ha una forte incidenza sugli investimenti privati in impianti, macchinari, attrezzature. Negli ultimi mesi i principali dati sono tutti in salita.
A differenza degli incentivi fiscali del piano Impresa 4.0, per il cui resoconto è necessario attendere le dichiarazioni fiscali annuali, per la Nuova Sabatini accorrono in aiuto le statistiche del ministero dello Sviluppo economico. I numeri che emergono non devono indurre a trionfalismi o a eccessi di ottimismo ma fotografano comunque un trend di recupero.
Lo scorso gennaio erano stati prenotati contributi statali (con i quali si abbatte il tasso di interesse dei finanziamenti bancari) per 53,2 milioni, un importo crollato a maggio a 20,5 milioni. Poi la risalita iniziata a giugno (25,8 milioni), proseguita a luglio (35,7 milioni) e consolidatasi ad agosto (quasi 44 milioni). Incremento rispetto a maggio pari al 114%. In piccola parte può avere inciso la coda di pratiche avviate già diversi mesi prima, ma l’indicazione generale resta ed è confermata anche dai finanziamenti bancari previsti in relazione ai contributi prenotati. Anche in questo caso il minimo annuale era stato registrato a maggio, con 235,9 milioni. Poi il recupero: 293 milioni a giugno, 401,5 milioni a luglio e 487,1 milioni ad agosto (+106%). Lo scorso mese ha tra l’altro fatto segnalare per la prima volta dall’inizio del 2019 il sorpasso dei finanziamenti deliberati per investimenti 4.0, ovvero diretti a processi di digitalizzazione, in totale oltre 260 milioni, rispetto ai finanziamenti per operazioni ordinarie.
Se invece si considera il confronto tendenziale, il segno meno non è stato ancora cancellato ma il differenziale è andato riducendosi mese dopo mese. Per quanto riguarda la prenotazione dei contributi statali, a maggio il calo rispetto allo stesso mese del 2019 era di oltre il 60%, ad agosto si è ridotto all’11 per cento. Nel caso dei finanziamenti invece la diminuzione mese su mese è passata dal 41% di maggio al 14% di agosto.
La Nuova Sabatini ha contribuito in modo rilevante negli anni scorsi a mantenere vivace il mercato dei beni strumentali e in particolare delle macchine utensili. Anche per questo il rafforzamento della misura è stato inserito tra i progetti proposti dal ministero dello Sviluppo per l’accesso ai fondi del Recovery Plan. Alcuni settori economici, soprattutto in rappresentanza delle imprese più piccole, ne invocano una parziale riforma per trasformare almeno una parte dei finanziamenti agevolati in fondo perduto. Per ora, comunque, la proposta inviata dal Mise al Comitato interministeriale per gli affari europei si concentra piuttosto su una maggiorazione delle agevolazioni concedibili per gli investimenti in tecnologie digitali ulteriore rispetto a quanto già previsto attualmente. Un analogo rafforzamento potrebbe riguardare le spese legate all’ecosostenibilità dei prodotti e dei processi produttivi, inclusi sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti.
(Fonte: Il Sole 24 Ore)