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Il Quadro finanziario pluriennale 2014-2020 dell’Unione europea prevedeva 206 miliardi (almeno il 20% del bilancio) destinati all’azione per il clima. Il Quadro 2021-2027, proposto dalla Commissione, sancisce il salto verso il 25% del bilancio (320 miliardi).

Le risorse per l’ambiente si articolano in diversi fondi strutturali: il Fesr finanzia la cooperazione tra territori in chiave di difesa ambientale, l’Fse finanzia occupazione e formazione anche in materia ambientale, il Feasr finanzia lo sviluppo delle zone agricole con particolare attenzione alla salvaguardia ambientale, il Feamp supporta nello specifico lo sviluppo e la tutela delle zone costiere.

C’è poi il contributo Life, il programma europeo che finanzia in modo diretto progetti per la protezione dell’ambiente, e di Horizon 2020 che riserva azioni specifiche all’ambiente e alla sostenibilità.

Per le azioni per il clima la politica di coesione ha a disposizione per il 2014-2020 circa 42 miliardi; l’Italia è il secondo beneficiario in questo particolare ambito, con circa 5 miliardi.

Un peso importante ha anche il pacchetto di risorse dedicato alla “low carbon economy” che in qualche modo integrano gli obiettivi climatici concentrandosi però verso la transizione dell’economia e dell’industria a un modello di decarbonizzazione: ad esempio investimenti nell’efficienza energetica, nell’energia rinnovabile, nelle reti intelligenti, nei trasporti urbani sostenibili. Per questa linea la politica di coesione ha a disposizione nel 2014-2020 circa 63,4 miliardi (di cui 18,8 di cofinanziamento) e l’Italia si colloca anche in questo caso tra i primi beneficiari: terza, con 6,1 miliardi.

Assumerà sempre maggiore importanza il programma settoriale Life articolato in due sottoprogrammi (Ambiente e Azione per il clima). La Commissione ha proposto di aumentarne sensibilmente la dote, portandola da 3,4 a 5,4 miliardi.

Il cambio di passo per il 2021-2027 dovrebbe essere completato con le sezioni che saranno dedicate all’ambiente nell’ambito di FP9, il prossimo programma quadro per la ricerca e l’innovazione e successore di Horizon 2020, che conterà 97,6 miliardi di euro.

(Fonte: Il Sole 24 Ore)

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