La Commissione europea ha approvato un regime italiano con una dotazione di bilancio complessiva di 44 miliardi di euro destinato a sostenere le grandi imprese colpite dalla pandemia di coronavirus. Il regime si articola in quattro misure, che sono state approvate ai sensi del quadro temporaneo in materia di aiuti di Stato. Il sostegno è da realizzare attraverso strumenti di ricapitalizzazione, in particolare strumenti di capitale e strumenti ibridi di capitale (obbligazioni convertibili e debiti subordinati) al fine di sostenere la solvibilità di un’ampia gamma di imprese aiutandole a garantire il proseguimento delle loro attività e a sostenere l’occupazione.
Le misure previste dal regime consistono in:
Le quattro misure sono amministrate da “Patrimonio Rilancio”, una società veicolo ad hoc.
La Commissione ha constatato che il regime notificato dalle autorità italiane è compatibile con le condizioni previste dal quadro temporaneo ed è necessario, opportuno e proporzionato a quanto necessario per porre rimedio al grave turbamento dell’economia di uno Stato membro in linea con l’articolo 107, paragrafo 3, lettera b), del TFUE.
Per quanto riguarda le misure di ricapitalizzazione, è previsto che:
La Commissione comunica inoltre che sono in atto misure di salvaguardia al fine di garantire che i beneficiari non usufruiscano indebitamente degli aiuti di Stato a scapito della concorrenza leale nei mercati interni, prevedendo ad esempio il divieto di acquisizioni, per evitare espansioni commerciali aggressive. Allo stesso scopo, gli aiuti a favore di un’impresa che dovessero essere superiori alla soglia di 250 milioni di euro, dovranno essere notificati separatamente e valutati individualmente.
Per quanto riguarda gli aiuti sotto forma di strumenti di debito subordinato, è stabilito che gli stessi:
Inoltre, sono ammissibili all’aiuto nell’ambito di questo regime solo le imprese che non erano considerate in difficoltà al 31 dicembre 2019.
(Fonte: IPSOA)