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Come spesso accade, le rivoluzioni scientifiche e tecnologiche nascono da eventi fortuiti o in risposta ad esigenze specifiche, e l’invenzione del web non fa eccezione.
12 marzo 1989: Tim Berners-Lee, fisico e software engineer presso il CERN di Ginevra, presenta ai suoi colleghi una memoria contenente una descrizione teorica di “MESH”: un sistema per gestire la grande mole di informazioni legata agli esperimenti scientifici al CERN,  e per renderle fruibili ai circa 17.000 scienziati che ci lavoravano.

E’ l’embrione di quello che sarebbe diventato il world wide web, che non è un sinonimo di internet (anche se qualcuno ancora li confonde), bensì ne rappresenta il principale servizio.
Nasce il concetto di ipertesto, oggi scontato ma che all’epoca apparve rivoluzionario: testi o porzioni di testo rimandano ad ulteriori parti di testo, con ramificazioni potenzialmente infinite.

30 anni fa significa preistoria nel mondo attuale, ma è necessario rendersi conto che l’evoluzione così rapida alla quale abbiamo assistito negli ultimi decenni è stata possibile anche grazie al web e alla sterminata quantità di contenuti che ha messo a disposizione di un pubblico vastissimo; e ancora oggi l’ipertesto, o più familiarmente link, costituisce la struttura portante del web.

Una rivoluzione, dicevamo, che ha cambiato la vita di tutti noi; per rimanere nell’ambito dei servizi che SAEF offre alle aziende, oggi gli utenti della nostra piattaforma FAD possono seguire corsi di formazione da casa, o da qualsiasi posto nel mondo si trovino, proprio grazie alla tecnologia che è nata da quella semplice, e proprio per questo rivoluzionaria, idea.
Succedeva secoli e secoli fa, nel 1989.

(Fonte: Ufficio Studi SAEF)

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